Le stampe delle sue tele sono molto diffuse ed io oltre che ad apprezzarle, ho sempre cercato di capire cosa Kandinskij ha voluto trasmettere con quell’infinità di cerchi e triangoli.
E’ così che studiando la sua opera principale “Lo Spirituale nell’Arte“, ho capito quanto di artistico ci fosse nelle sue opere, perchè per lui il ‪#‎colore‬ è stato lo strumento principale per arrivare al cuore delle persone. Per esempio, il rosso, risveglia in noi l’emozione del dolore, non per un’associazione di idee (rosso-sangue-dolore), ma per le sue proprie caratteristiche, per il suo “suono interiore”.
In più nel libro espone le sue teorie sull’uso del colore, descrivendo un nesso strettissimo tra opera d’arte e dimensione spirituale. Il colore per lui può avere due possibili effetti sullo spettatore: un “effetto fisico”, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro; un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell’uomo) attraverso cui il colore raggiunge l’anima. Esso può essere diretto o verificarsi per associazione con gli altri sensi. L’effetto psichico del colore è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono.

Fantastico!